La saga infinita: ancora sugli scrutatori

Quando diciamo che lo sguardo è rivolto al passato, crediamo di non essere poi cosi "imbarazzanti".

Nei giorni scorsi nel trafiletto de L'Unione Sarda, leggiamo una replica stizzita dell'Assessore al bilancio alla nostra mozione.

Abbiamo presentato le nostre proposte per stabilire delle regole certe sul tema della scelta degli scrutatori, chiedendo un Regolamento scritto che valesse oggi, come per domani. Perchè l'unica garanzia di trasparenza e correttezza sono le regole scritte, non gli accordi verbali di inizio consigliatura.

Ci è stato risposto che il Consiglio non era la sede per discutere di queste cose. Noi pensiamo che invece sia proprio il Consiglio Comunale, dove minoranza e maggioranza possono confrontarsi collegialmente, il luogo dove porre dei paletti. Certo, alla Commissione Elettorale, il compito poi di tradurre gli orientamenti generali, i principi, in regole scritte.

La nostra mozione interviene su un tema importante nella gestione della vita del Comune in termini soprattutto di trasparenza e di pari opportunità di accesso alle risorse.

Non volevamo sostituirci alla Commissione elettorale comunale che sceglie le regole per la nomina degli scrutatori, ma volevamo dare un segnale ai sansperatini in termini di pari opportunità d’accesso e trasparenza a tutti coloro che vogliono beneficiare di un rimborso economico, che comunque per alcuni giovani o comunque disoccupati in situazioni di difficoltà può rappresentare anche un qualcosa di importante e di significativo. Crediamo fermamente che sia importante per i membri della Commissione come per la cittadinanza capire qual è l’orientamento del Consiglio comunale rispetto a una tematica così complessa.

Lo sappiamo anche noi che è la Commissione elettorale che può decidere all’unanimità di definire dei criteri con i quali procedere alla individuazione dei nominativi degli scrutatori all’interno dell’albo. Quindi è la Commissione elettorale che dovrà definire un regolamento, ma noi abbiamo chiesto al Sindaco e alla Giunta, a tutto il Consiglio di farsi carico verso la Commissione elettorale di redigere un regolamento eliminando quello che secondo noi è una prassi da cui allontanarsi: RIVOLGERSI ALL'AMICO CONSIGLIERE E ASSESSORE PER FARE LO SCRUTATORE ED ESSERE DA LUI NOMINATO.

La pratica della conoscenza diretta, dell'avere un canale privilegiato è una prassi che contribuisce ad aumentare la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni.

Non ci stiamo più. C’è l’esigenza di garantire l’imparzialità e la trasparenza nella scelta degli scrutatori e bisogna garantire anche la professionalità e la competenza (abbiamo proposto anche una giornata di formazione), perché sappiamo che lavorare nei seggi è una cosa seria ed è molto complicato e gli errori poi comportano ricorsi e i ritardi si pagano davanti all’opinione pubblica.

Perché quindi non aveva senso bocciare la Mozione? Potevano chiedere a noi minoranza di sospendere il dibattito e trovare un accordo, come è stato fatto per la Mozione sulla città metropolitana.

Sui criteri che sono stati indicati, gli indicatori di situazione economica, i titoli, lo stato di disoccupazione, sicuramente potrà essere aperta una discussione e valutati quali siano i criteri migliori. Di certo c’è che bisogna comunque accelerare perché, se vogliamo essere pronti per le prossime consultazioni elettorali comunque bisogna partire da subito con regole certe.

Che si apra in fretta il dibattito in Commissione Elettorale e la si convochi inserendo anche questa esigenza all'ordine del giorno.


Commenti

Post popolari in questo blog

Da L'Unione Sarda del 20 luglio: «La vicesindaca è incompatibile»