«Non stacchiamo la spina al governo»

Da L'Unione Sarda

L'europarlamentare del Pd Serracchiani ieri a Cagliari per sostenere le candidate sindaco 
 
«Siamo in piena crisi, ma non possiamo staccare la spina al governo Monti anche se ora è nel pantano. Perché se lo facessimo, finiremmo come la Grecia».
Dalla sede cagliaritana del Partito democratico - dove ieri pomeriggio è intervenuta con il segretario regionale Silvio Lai e la sua vice Francesca Barracciu per sostenere le quattro candidate a sindaco alle amministrative in Sardegna (domenica e lunedì prossimo) -, l'europarlamentare Debora Serracchiani parla di un' Europa in cui «dobbiamo essere più presenti con le nostre amministrazioni locali» e dell'Italia come «un Paese in cerca di un'identità ormai persa».
L'ANALISI Dopo aver invitato i cittadini a tenere alta l'asticella dell'equità e della giustizia sociale, si rivolge alle aspiranti alla poltrona di sindaco, Rita Corda (Selargius), Marinella Grosso (Portoscuso), Lalla Pulga (Quartucciu) e Stefania Spiga (San Sperate) e dice: «Il Pd è più europeista degli altri partiti e le donne devono avere accesso ai luoghi di decisione».
Per l'europarlamentare friulana le elezioni comunali in Sardegna sono un momento di analisi dell'Esecutivo guidato dal Professore, tra luci e ombre: «La credibilità di Monti ha giovato all'Italia, ma - puntalizza subito - il Pd deve pretendere la patrimoniale, quella vera. Non si può puntare solo sulle tasse. È ora di pensare seriamente alla spending review per mettere mano al sistema dei costi dell'amministrazione pubblica. Alcune cose arrivano già adesso con la semplificazione e il decreto crescita, alcune - continua - tornano dal passato come la proposta di sterilizzare l'Iva o la compensazione tra debiti e crediti, mentre alcune sono nuove, ma il problema è che crescita vuol dire creare posti di lavoro».
In materia fiscale, Barracciu non dimentica di tirare una stoccata al governo Berlusconi.
BARRACCIU «La scelta di non far pagare l'imposta per la casa - tuona la vicesegretaria - è stata sciagurata. Il mancato pagamento dell'Ici è stata una rovina per le tasche degli italiani».
Dall'Italia all'Europa. La Serracchiani parla di un bivio: «O si mettono in campo politiche di unione bancaria e fiscale e un sistema di protezione sociale saldo o ci sarà una lenta disintegrazione». «Il problema serio - osserva - è la Spagna che è importante nei numeri. La prima cosa che sta saltando in Spagna è il sistema finanziario bancario: servono 320 miliardi di euro per salvare le banche spagnole».
Dopo aver snocciolato le cifre della crisi economica, il pensiero della Serracchiani va a Rossella Urru: «La liberazione è ormai immediata».
Roberta Floris

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