Sul tetto pericolante della piscina comunale

Sulle segnalazioni rilanciate dai cittadini su Facebook, il Sindaco dovrebbe decidersi: lo apprende oggi dai social o lo sapeva almeno dal penultimo consiglio comunale di settembre, quando loro stessi hanno stanziato risorse emergenziali proprio citando il tetto pericolante della piscina?



Da L'Unione Sarda del 03/11/2022: «Poca sicurezza nella piscina comunale»

«Tetti scoperchiati, luci che non funzionano e acqua (forse) con troppo poco cloro». Sono le lamentele che i gestori della piscina pubblica di San Sperate, nelle scorse settimane, hanno ricevuto da diversi nuotatori. Ma i referenti dell'impianto sportivo assicurano: «Siamo intervenuti o stiamo intervenendo. È tutto a posto». 

La protesta. A sollevare il problema della piscina è stato Andrea Feduzi, consigliere di minoranza del gruppo "San Sperate tradizione e futuro": «Necessita di interventi urgentissimi di manutenzione. La situazione è già stata denunciata in consiglio comunale, la giunta è al corrente, sono state stanziate le risorse (come sempre emergenziali), ma non siamo in grado di sapere ad oggi, se esista una relazione sullo stato generale di sicurezza della struttura». Poi fa specifico riferimento agli eventi dello scorso agosto, quando una tromba d'aria ha divelto una parte del tetto, lasciando scoperta una piccola porzione della piscina. «Considerando che stiamo parlando di un tetto pericolante da agosto, immaginiamo che si sia già sollecitata la Asl e gli organismi competenti per la sicurezza di bambini e adulti che vivono e lavorano nella struttura. L'incuria generale è grave e la vicenda rappresenta un ennesimo "nulla di fatto" evidenziato dagli stessi fruitori stanchi di pagare per un servizio mediocre e oggi, anche pericoloso, alle porte della stagione invernale». 

Il Comune. Non si fa attendere la replica del primo cittadino, Fabrizio Madeddu: «Ci sono dei canali ufficiali per segnalarci problemi e non ci è arrivato nulla. Non posso leggere tutte le pagine social locali dove qualcuno si lamenta. Aggiungo che poi il Comune è l'ultima fase, prima sarà avvisato il gestore». E aggiunge: «Sappiamo che la struttura ha subito dei danni dopo la tromba d'aria. A tal proposito durante l'ultimo consiglio comunale sono stati approvati dei fondi destinati alle operazioni di ristrutturazione del tetto, ma i soldi non possono essere impiegati dall'oggi al domani. Il meteo ci ha permesso di non chiudere la struttura (nonostante il tetto scoperto) che comunque è sotto monitoraggio da parte della gestione. Se dovessimo avere segnalazioni che riguardano la sicurezza dei nuotatori o del personale daremo disposizioni immediate». Arriva la nota ufficiale della cooperativa Cps: «Se ci fosse stato un reale pericolo avremmo chiuso immediatamente. I lavori di ripristino dei pannelli sul soffitto sono programmati a giorni. Si risolverà prestissimo, prima del freddo. È capitato che ci fosse un piccolo problema con le luci negli spogliatoi maschili, ma abbiamo subito risolto. Poi la questione del cloro: è dosato su delle basi chimiche, controllate. Se si sentisse troppo sarebbe un problema». Maurizio Pilloni

 

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