Da L'Unione Sarda del 5/11/2022: Nubifragi, un fondo per le emergenze

Arrivano le prime perturbazioni in Sardegna e, mentre ci si interroga se si tratta di temporali passeggeri o le prime avvisaglie dell'inverno, San Sperate si prepara al peggio: «Abbiamo già 20mila euro spendibili da subito in caso di crisi meteorologica». Il fondo di emergenza era stato annunciato nel Consiglio comunale di ottobre, in occasione dell'approvazione di una variazione di bilancio. Il nubifragio Un fondo attivato sulla base dell'esperienza di metà agosto, quando una violenta tromba d'aria colpì il paese. Ingenti i danni, 10mila euro in un solo giorno. Si erano resi necessari il taglio di alberi pericolanti e lo sgombero di quelli già crollati, la messa in sicurezza di alcune zone e la pulizia del canale del rio Abis. In questo caso, il Comune, con un'ordinanza urgente visto che il compito era di competenza della Provincia, aveva dato disposizioni per ripulire il rio ed evitare ulteriori straripamenti. Pulizia le cui tracce sono ancora visibili dal mucchio di erba e sterpaglie raggruppate al lato del canale. L'emergenza «Con questa liquidità», spiega il sindaco Fabrizio Madeddu, «avremo un fondo di emergenza immediatamente spendibile in momenti di crisi». Il primo cittadino puntualizza: «Sono fondi da spendere durante gli interventi. E stiamo parlando comunque di precipitazioni contenute, si spera. È vero che di fronte a un nubifragio vero e proprio 20mila euro sarebbero quasi nulla, ma su questo non possiamo che sperare». In caso di emergenza poi si attiverebbe anche il Coc. «Il Centro operativo comunale della protezione civile ci permette di avere una situazione chiara di quello che sta succedendo nel nostro territorio. Il centro si attiva con l'allerta ed è uno strumento di grande importanza per gestire situazioni le squadre di pronto intervento in ambito locale. Da noi, in questi momenti, l'associazione Nova Orsa svolge un grande lavoro». Il dibattito L'istituzione di un fondo per le emergenze è stata accolta positivamente anche dai due gruppi di minoranza, pur con dubbi e riserve: «Io stesso sono ancora iscritto all'Orsa e ultimamente mi rendo disponibile per fare volontariato nel caso di problemi di tipo idrogeologico», spiega Pier Paolo Casti ("L'alternativa per San Sperate"), «le tempeste non stanno ad aspettare i tempi burocratici. Sarà importante verificare se i fondi sono già nella disponibilità immediata e far sapere anche alla popolazione come sono o saranno utilizzati. Siamo preparati? Lo scopriremo». Gianluca Schirru del gruppo "San Sperate tradizione e futuro": «È una buona notizia, ma abbiamo ancora delle criticità non risolte dalla tromba d'aria di agosto. La piscina ha ancora il tetto scoperto e sono passati tre mesi». Maurizio Pilloni 

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