Da L'Unione sarda del 7/11/2022: «Così sistemeremo il campo sportivo»
Non sono "solo" 300mila euro, ma mezzo milione di euro per il campo sportivo di via Cagliari, a San Sperate. Una somma imponente che permetterebbe allo storico campo da calcio di tornare agli antichi splendori, andati sbiadendo con l'avanzare del tempo. «Attenzione però», sottolinea il primo cittadino, Fabrizio Madeddu, «per avviare questi lavori occorre vincere il bando regionale e, se anche siamo positivi e speranzosi, occorre la graduatoria finale prima di avviare o programmare le operazioni». Un appunto necessario a fare chiarezza su quello che potrebbe essere un progetto che interessa tanti sportivi e appassionati di San Sperate (e non solo). Il bando Permetterà dunque all'amministrazione di intervenire sulla struttura sportiva che affaccia sulla strada principale, la stessa che era stata al centro di tante discussioni in campagna elettorale. Il campo, in terra battuta, sarà interessato da diverse operazioni di messa in sicurezza che vedranno la demolizione e il conseguente recupero di diverse parti, anche se, secondo l'amministrazione, l'impianto ha visto diversi interventi anche negli ultimi anni: «Il complesso è stato recentemente interessato da diversi appalti», si legge nella relazione scritta dal sindaco e dall'assessora Ilaria Pili, «come la sistemazione dell'intero terreno di gioco con il rifacimento del campo da gioco con un manto di terra trivellato, la rimozione delle quattro torri faro in stato di degrado e diventate pericolose (sostituite con quattro torri led), impianto elettrico rifatto e a norma, impianto di irrigazione, centralina di controllo e serbatoio d'accumulo di 12mila litri». Nonostante questo però «lo stato di conservazione appare in certi casi critico». I finanziamenti serviranno dunque a intervenire demolendo due tribune obsolete, demolire il vecchio fabbricato e di conseguenza ricostruire le tribune (con elementi prefabbricati) e il sotto tribuna con bagni, maschili e femminili, adatti ai portatori di handicap. E ancora: demolire le vecchie recinzioni, i pali delle reti e sostituirli e realizzare i segnali luminosi per le vie d'esodo. E se i fondi attesi dalla Regione sono effettivamente 300mila euro, gli altri 200mila il Comune si impegna a metterli dalle "proprie tasche" o, in questo caso, casse. «Non bisogna però fare i conti senza l'oste», sottolinea ancora Madeddu, «La graduatoria provvisoria ci fa pensare di avere qualche speranza, ma per ora nulla di certo. Solo quando avremo vinto potremo capire come e quando intervenire». Le reazioni (...) Maurizio Pilloni
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