Da L'Unione Sarda del 7 marzo 2023: Skate park, lavori sospesi

I lavori per lo skatepark? Bloccati a causa di una petizione dei residenti. Succede a San Sperate, nella zona di via Monsignor Cherchi che, negli ultimi anni, ha visto la nascita di un nuovo quartiere residenziale. Il nuovo skatepark di San Sperate non è ancora stato costruito, ma il progetto non piace agli abitanti del quartiere. La petizione Nella petizione, arrivata pochi giorni fa agli uffici comunali di via Sassari, si contano più di 40 firme e vengono chieste delucidazioni sulle rampe che saranno installate sul terreno di proprietà comunale. A preoccupare i residenti sarebbero non solo per il rumore che questo tipo di disciplina crea, ma anche presunte incongruenze con i precedenti progetti presentati. L'apertura dello skatepark è stata fortemente voluta sia dall'amministrazione attuale, sia dai tanti skaters rimasti orfani della precedente installazione nel parco Is Spinargius, dove le rampe erano state rimosse per problemi di sicurezza. Stop ai lavori «Abbiamo ricevuto la petizione dopo un incontro con una delegazione dei residenti», spiega il sindaco Fabrizio Madeddu. «Li abbiamo rassicurati garantendo di coinvolgerli nella definizione dei dettagli relativi all'utilizzo della struttura». Ma attenzione alla terminologia: «Non è un impianto sportivo cosi come riportato in progetto, come riportato in progetto, ma una struttura o arredo sportivo», precisa il primo cittadino. «Ci siamo impegnati nell'effettuare uno studio di impatto acustico per assicurare ai cittadini il rispetto degli standard imposti dal piano di classificazione acustica comunale. Piena disponibilità da parte nostra». 

Intanto, però, le lamentele dei residenti hanno fatto sospendere i lavori. «Non potevamo non tenere in considerazione le loro preoccupazioni e per questo abbiamo deciso di bloccare momentaneamente la realizzazione dell'opera». Ci saranno modifiche al progetto? «C'è un piccolo ridimensionamento dovuto all'incremento dei prezzi», precisa Madeddu, «dovrebbe alleggerire ulteriormente le preoccupazioni dei residenti. Ora aspettiamo i nominativi di chi, tra i firmatari, vorrà partecipare ai tavoli tecnici». I giovani Gli skaters sono pronti a collaborare ma non nascondono la delusione: «A fronte dei tanti annunci siamo rimasti sconcertati dalle lamentele, arrivate a pochi giorni dal completamento», racconta Elia Giacobbe, che segue il progetto dall'inizio. «Lo skatepark ci sarà, questo è certo. Di sicuro siamo aperti al dialogo con i residenti, per spiegar loro i tanti lati positivi». Gli fa eco Marcello Zucca, skater: «Vogliamo un incontro per mostrare loro che è un progetto di miglioramento, in cui ci saranno regole e rispetto. Ci stiamo impegnando anima e cuore. Se anche loro sono aperti al dialogo e vorranno ascoltarci sono certo che troveremo un punto d'incontro. Anche noi teniamo al quartiere». Maurizio Pilloni 

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