SAN SPERATE. Posti di responsabilità amministrativa affidati alle funzionarie

Da L'Unione sarda di oggi.

SAN SPERATE. Posti di responsabilità amministrativa affidati alle funzionarie

La riscossa delle donne

Non quote rosa ma pari opportunità in Municipio

Non quote rosa ma pari opportunità. Lo dicono i nuovi nomi e i numeri dell'organico municipale. È stata una delibera appena firmata a decretare che i vertici amministrativi della macchina comunale saranno da questo mese tutti guidati da donne. Stefania Mameli è a capo del settore tecnico, Maria Grazia Pisano di quello contabile e del personale, Iride Atzori del sociale e degli affari generali e Iose Simbula del settore vigilanza e demografico.
Una scelta del sindaco Enrico Collu, quella di dare la nomina alle quattro responsabili. E in queste settimane, in cui si sta parlando tanto dei dieci saggi, tutti uomini, scelti dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, le nomine di San Sperate vanno invece controcorrente. Anzi, sembrano seguire uno dei paesi europei dove si sta superando meglio la crisi economica, la Finlandia, proprio grazie al fatto che la presenza delle donne sia in politica che nei ruoli di responsabilità fa, evidentemente, la differenza.
IN PAESE
A San Sperate la dominanza delle donne non è solo prerogativa del settore burocratico. La segretaria comunale, sempre su nomina del sindaco, è Maria Benedetta Fadda. Preceduta a sua volta da un'altra donna, Antonella Marcello ora segretaria a Quartucciu.
IN CONSIGLIO
E anche in politica i ruoli decisionali sono ricoperti da figure femminili. Stefania Spiga del Pd, è il capogruppo dell'opposizione e Emanuela Katia Pilloni comanda invece la maggioranza consiliare. «L'attuale amministrazione non ha mai operato le sue scelte nei termini di rispetto di quote rosa precostituite, quanto piuttosto nell'ottica di assoluta parità di diritti ed opportunità. Sono le capacità individuali, l'attitudine e l'esperienza maturata ad aver suggerito la scelta delle persone per le cariche di responsabilità. Il fatto che più della metà siano donne è un traguardo ragguardevole», spiega Emanuela Katia Pilloni. Sono donne, mamme, lavoratrici, giovani, e non solo. Persone che vogliono contribuire alla crescita della società. È la professionalità che paga e un paese senza “l'altra metà del cielo” che lavori e ricopra ruoli di responsabilità si toglie la capacità di innovazione e di sviluppo.
LE SCELTE
«Oggi tutte le responsabili delle varie aree da me nominate con decreto sono donne. Devo precisare che se tutte, comprese le donne che ricoprono cariche politiche, hanno a San Sperate questo ruolo non è grazie a nessuna legge o agevolazione sia politica o normativa a loro favore, ma solo e esclusivamente perché se lo meritano per capacità, competenza e professionalità», ricorda il sindaco Enrico Collu. «Sui quattro settori presenti al Comune, tutti sono ricoperti da donne. E se consideriamo le cariche di vertice dell'amministrazione, sia politiche che amministrative, su quattordici posti ben otto sono occupati da donne.»
Maura Pibiri

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