Rimpasto in Giunta Madeddu

Rimpasto in Giunta Madeddu


Della volontà del Sindaco di voler effettuare un cambio a metà consigliatura eravamo tutti al corrente, fin da inizio mandato: Madeddu non ha mai fatto mistero di accordi pre elettorali con la sua composita maggioranza. Ma proprio quando pensavamo di averle viste tutte, la notizia delle nuove nomine e il rimpasto di deleghe più profondo degli ultimi decenni di amministrazione cittadina, lascia tutti sbigottiti.  

Sappiamo da molti mesi che l’aria che tirava all’interno della maggioranza era proprio quella che si è manifestata oggi. Da mesi guardiamo con preoccupazione alla maggioranza che amministra il nostro Comune e prendiamo atto del fatto che l’attendismo, il silenzio e l’immobilismo visibile da fuori era solo l’effetto di una incertezza profonda al loro interno.

E mentre sulle teste di tutti noi pende una spada di Damocle da 5 milioni e mezzo di euro - il debito per la condanna sugli espropri di via Santa Suja - il Sindaco apre al valzer delle poltrone. È questo l’unico messaggio che passa, ed è allarmante: un rimpasto che politicamente non migliorerà né l’esecutivo, né la gestione amministrativa dell’Ente; ma, semplicemente, risponde ad altri debiti da saldare, contratti durante la campagna elettorale.

Scelte incomprensibili e tutto da rifare, insomma, e proprio nel momento in cui la stabilità politica sarebbe stata l’unico obiettivo intelligente e prudente da mettersi.

L’Assessora Pilloni sostituita, dopo 13 anni di mandato, proprio ora che si apriva la partita cruciale della Fondazione Paese Museo. L’assessore Schirru, alla sua prima esperienza, che viene defenestrato dopo appena due anni e mezzo, nel momento in cui, invece, avrebbe potuto rafforzare il suo lavoro e le sue competenze. 

La Vice Sindaca Cocco si conferma asso pigliatutto: colleziona quasi più deleghe del resto dell'intera Giunta messa insieme. Seguita a ruota da Vargiu, che ingloba la Pubblica Istruzione e dall'ormai decana della politica sansperatina: l’Assessora Pili, a cui si sommano i Lavori Pubblici. Confidiamo in lei per quel che riguarda l’inaugurazione di tutte le incompiute, dalla riqualificazione di tutte le strutture che stanno letteralmente cadendo a pezzi, agli appalti scaduti o in prossimità di scadenza. Un bilancio quindi decisamente negativo; e a pagarne le spese, purtroppo, sono sempre i fruitori, le famiglie e i cittadini.

L’equilibro di genere nel secondo mandato vede premiata l’inesperienza dei maschi: a partire da Piras, Presidente uscente della Commissione regolamenti, che non si riunisce dal luglio del 2023, dopo la pessima figura sull’affossamento della Consulta dei giovani; con ben due Regolamenti - sollecitati come “urgenti” dagli stessi dirigenti comunali - che però giacciono fermi ancora dopo mesi, in attesa di discussione. Piras adesso viene promosso con la delega alle Politiche Ambientali, Transizione Energetica, Benessere Animale, Attività Produttive. Staremo a vedere come pensa di “rianimare” la questione Pixinortu, per fare solo un esempio, o gestire le problematiche del trascurato tessuto economico sansperatino.

Il tanto decantato lavoro di revisione dello Statuto Comunale, preannunciato dal capogruppo uscente Madeddu, da oggi neo Assessore, giace silente da due anni e mezzo, senza che la Commissione da lui presieduta abbia di fatto mai lavorato. Speriamo che dimostri maggiore intraprendenza allo Sport, Cultura e Spettacolo, Turismo, che di certo, in paese, non godono di ottima salute.

Sarà interessante capire come Bratzu si destreggerà nel suo ruolo di capogruppo, al più giovane il ruolo più ingrato nel momento più inopportuno.

L’intera gestione sembra seriamente compromessa da una situazione di evidente confusione amministrativa. Ciò a cui assistiamo oggi, più che rimpasto si configura come un'ulteriore puntata della fiction politica che si sta consumando in Via Sassari. Ma tutto ciò non può e non deve diventare un ostacolo per i progetti e i servizi essenziali di cui San Sperate ha un impellente bisogno. 

Attendiamo che il Sindaco riferisca in Consiglio sulle sue scelte e che gli Assessori abbiano modo di aprire bocca finalmente su quelle che sono le loro idee in merito alle risposte che intendono dare al paese.

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