Sagra delle pesche. Di nuovo all'anno zero.

E' significativo come Madeddu abbia ripreso l'intervento di Stefania Spiga per chiudere l'incontro con i cittadini di mercoledì 31 maggio scorso sulla Sagra. Come è anche significativo che l'ultimo appuntamento "memorabile" per l'attuale Sindaco, sia la 49esima edizione: quando appunto loro non governavano.
Dieci anni di inerzia si fanno sentire e vedere. 
Le riunioni organizzative con cittadini, esercenti e produttori servono a prevenire polemiche, organizzare al meglio tutte le risorse, predisporre eventi e piani di comunicazione. Fare la prima di queste riunioni il 31 maggio, a un mese e mezzo dalla Sagra, non ha alcun senso. 
Per questo abbiamo suggerito di capitalizzare quanto San Sperate ha la fortuna di avere: cultura, bellezza, buon cibo e buona volontà dei nostri compaesani. Purtroppo non c'è più tempo per ideare qualcosa di nuovo. Bisogna accelerare il più possibile sulla tabella di marcia: chiudere in fretta il programma avendo almeno la certezza di date e location. Chiudere con gli eventi culturali, coinvolgere seppur all'ultimo, associazioni culturali e artigiani. 
E soprattutto, ideare insieme agli agricoltori dei momenti di promozione del prodotto, perché per i convegni di approfondimento sulle problematiche con gli agricoltori e le agenzie regionali c'è un anno a disposizione: il 17 luglio bisogna promuovere, valorizzare e vendere. 
Per non farci trovare impreparati, ancora una volta, il prossimo anno. 

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