Programma elettorale San Sperate Tradizione e Futuro

 

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Tradizione e futuro. Sono queste le parole chiave che caratterizzano sia il nome della nostra lista, che il nostro programma elettorale. Un progetto che si contraddistingue per il solido legame che ci lega al nostro paese e cementa le nostre radici, ma con lo sguardo rivolto all’innovazione e alle sfide del domani.

Ci candidiamo alle amministrative del 12 giugno 2022 con un documento sintetico ma ambizioso, non esaustivo sicuramente ma che è il frutto del confronto e del dialogo con i nostri compaesani. Ci siamo impegnati contro l’immobilismo che ha avvolto San Sperate nell’ultimo decennio e ci impegneremo per uscire dal letargo, dai sentimenti di rassegnazione e dall’inerzia che, come una nebbia, hanno avvolto il nostro paese.

A parte le lodevoli iniziative volontaristiche delle sansperatine e dei sansperatini e delle realtà associative che nelle più svariate occasioni (dai festival, alla pulizia del paese e delle campagne, al decoro delle aiuole, alle rassegne culturali) hanno fatto da sprone anche durante i terribili mesi del lockdown, siamo stati avvolti dal sonno e dalla staticità di un modo di amministrare passivo e poco trasparente.

La nostra lista “San Sperate tradizione e futuro” è ispirata ai principi dell'etica pubblica e del bene comune: è la sintesi di un laboratorio di idee partecipato, nel quale negli ultimi anni abbiamo immaginato un progetto concreto di riorganizzazione delle priorità del paese. I risultati dei nostri incontri, dei contributi che molti compaesani ci hanno mandato, ma anche del lavoro della minoranza consiliare, sono stati la base di lavoro di questo programma elettorale. 

Siamo partiti da un’analisi delle principali criticità e vogliamo impegnarci su questioni come: la scarsa informazione istituzionale e trasparenza a fronte di una persistente e continua propaganda; una gestione più seria dei canali istituzionali, non come cassa di risonanza di una maggioranza, ma come strumenti di informazione trasparenti e chiari; coinvolgimento attivo della cittadinanza riguardo le scelte strategiche di sviluppo - pensiamo all’inerzia sul dibattito della Città Metropolitana che ci ha visto relegati ai margini della politica territoriale; l’inefficiente gestione degli spazi e edifici pubblici: associazioni sfrattate, nessuna programmazione ma nemmeno nessuna idea su come sfruttare al meglio e valorizzare determinati spazi, compresi quelli all’aperto; ripensare la mobilità, non in chiave di traffico, ma con un’attenzione che si sposta dalle auto alle persone; piste ciclabili e percorsi pedonali che non sono mai stati completati, né mai implementati: pensiamo alla vergogna di Santa Suia, o alle promesse mai mantenute su Pixinortu. Abbiamo assistito al proliferare di sensi unici, senza un piano complessivo di gestione della viabilità che ha generato quartieri labirinto, senza risolvere il problema della sicurezza stradale; maggiore attenzione ambientale: discariche abusive in primis e mancanza di campagne educative o di supporto ai volontari; un’offerta culturale da promuovere con maggiore convinzione e da coordinare insieme alle associazioni e ai professionisti del settore. La gestione degli spazi sportivi è ormai una priorità non più derogabile: dal project financing sul centro sportivo, al bocciodromo, allo skatepark, fino alla pista di atletica e a tutte le altre strutture sportive; politiche sociali trasparenti, un’attenzione maggiore al mondo della scuola; la necessità di più iniziative per l’infanzia, la Generazione Z, gli anziani e la cittadinanza in genere. La promozione turistica va completamente scritta insieme alle associazioni, agli operatori culturali e alle imprese, così come un’attenta e seria politica di strategia culturale.

Non abbiamo la bacchetta magica ma spirito di servizio, buone intenzioni, preparazione, sia politica che amministrativa e siamo animati dalla volontà di cambiamento e dalla necessità di offrire un’alternativa nella visione dell’identità e del futuro della nostra comunità. Ci impegniamo per un governo condiviso, di confronto continuo e di attenzione ai bisogni presenti e futuri della popolazione. La creatività e l’apertura culturale che caratterizza gli abitanti di San Sperate sono già il collante della nostra comunità e ci candidiamo perché queste energie siano valorizzate al massimo, coordinate e stimolate. 

Attraverso il gruppo delle candidate e dei candidati, guidati dal nostro candidato Sindaco Andrea Feduzi, abbiamo immaginato una San Sperate nuovamente protagonista. Un paese moderno e solidale. Un paese felice, con radici solide proiettato al futuro. La strada che abbiamo stilizzato nel nostro simbolo sarà lunga e tortuosa, ma con la vostra fiducia e se cammineremo insieme, possiamo scrivere una bella pagina di storia per San Sperate.

Aspettiamo i tuoi contributi, idee e suggerimenti!

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