Interrogazione reti gas
AL SINDACO
Premesso che
D un comunicato diffuso nel febbraio 2021 a mezzo stampa, sil legge:
Procede spedito lo sviluppo delle reti gas in Sardegna. Medea, società del
Gruppo Italgas, ha dato il via alla messa in esercizio di altri 130 chilometri di reti
native digitali al servizio di otto comuni nel Sud dell’Isola. Le nuove infrastrutture
sono comprese nei bacini 26, 27, 35 e 37 attigui al bacino 38 di Cagliari, anche
questo in concessione al Gruppo.
Più nello specifico, le reti sono al servizio delle cittadine di:
Ussana, Nuraminis, San Sperate, nel bacino 37
di Serrenti, Sanluri, nel bacino 27, di Barrali, nel bacino 26
di Masainas e Villaperuccio, nel bacino 35
Tutte le cittadine sono raggiunte dal gas naturale. Tutte le nuove reti realizzate,
come per gli altri bacini in concessione, sono dotate di sensoristica integrata per
il controllo da remoto. Sono inoltre predisposte al passaggio della fibra ottica.
Negli otto comuni, che contano complessivamente circa 32.000 abitanti, la società
ha già realizzato circa 5.800 predisposizioni e raccolto 6.500 manifestazioni
d’interesse all’allacciamento alla rete.
Le nuove reti inizialmente saranno alimentate attraverso carri cisterna, in attesa di
poter installare i previsti depositi criogenici di GNL (gas naturale liquefatto), che
garantiranno continuità del servizio e massima
flessibilità nell’approvvigionamento del metano.
I sottoscritti interroganti siamo venuti a conoscenza che la società Medea spa con sede legale a Sassari ha avanzato una proposta di acquisto ai proprietari di un'area di terreno agricolo sito nel comune di San Sperate avente come destinazione urbanistica zona E in località di Is Spinargius.
Un’area che si vuole utilizzare per la realizzazione di un impianto fuori terra a servizio della rete di distribuzione del gas nel nostro comune.
L’impianto dovrebbe essere realizzato in una superficie di circa 3.500 mq adiacente ad un’altra superficie distinta al catasto col del foglio 8 e diversi mappali che interessano una azienda agricola con residenza e abitazione di un nucleo familiare di cui trae reddito e sostentamento.
Considerato che
in una pubblica assemblea cittadina, i rappresentanti della società e alla presenza del Sindaco, ad una domanda ben precisa sulle modalità di distribuzione ed emissione del gas in rete, era stato dichiarato che l’Amministrazione comunale aveva già individuato un’area del piano insediamenti produttivi “zona artigianale” di proprietà comunale per la realizzazione di un eventuale impianto - serbatoio utile per coadiuvare altri sistemi di erogazione direttamente in rete.
La comunità locale, anche per scarsa comunicazione e adeguata informazione pur senza evidenti manifestazioni di contrarietà, esprime disagio e preoccupazioni.
Risulta che diversi proprietari di superfici agricole pur interessati a vendere, hanno rifiutato la proposta di Medea Gas gas semplicemente per viva preoccupazione per quanto concerne le condizioni di sicurezza, gli effetti della salute e gli impatti ambientali conseguenti alla realizzazione.
I sottoscritti consiglieri della Lista Comunità Attiva chiedono:
se il Sindaco e la giunta sono a conoscenza del fatto e del progetto MEDEA GAS con trattativa privata in corso di conclusione?
Quali problemi sono sopraggiunti alle informazioni date alla popolazione prima della realizzazione della rete nelle strade del centro urbano?
Perché non è stata informata la popolazione nel processo di valutazione e decisione di acquisire un’area diversa da quella già individuata nel PIP ? Sono stati fatti sufficienti studi sui rischi ambientali e di sicurezza del progetto di stoccaggio del gas e della realizzazione della rete?
Quali atti ha assunto o intende assumere il comune per tutelare il territorio e i suoi abitanti?
AMALIA SCHIRRU
STEFANIA SPIGA
MAURIZIO CORDEDDU
GIOVANNI BALDUS
ALBERTO MOSSA
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