ORDINE DEL GIORNO | LIBERTA’ PER PATRICK ZAKI
Patrick George Zaki è un ricercatore egiziano e attivista per la Difesa dei Diritti umani di 29 anni, attualmente iscritto al Master GEMMA in Studi di Genere presso l’Università di Bologna.
L’8 febbraio 2020, oltre un anno fa ormai, Patrick è stato arrestato all’Aeroporto de Il Cairo e accusato dal Governo egiziano di diffondere notizie false attraverso i suoi canali social, di attentare alla sicurezza nazionale e di istigare al rovesciamento del governo stesso e della Costituzione.
L’ONG EIPR “Iniziativa egiziana per i Diritti della persona‘, con cui Zaki collabora, ha denunciato fin dall’inizio come lo studente sia stato bendato e torturato per ore, picchiato, minacciato e interrogato in merito alla sua attività di ricerca a Bologna ed in riferimento alle sue iniziative in difesa dei Diritti umani.
Le accuse rivolte a Patrick sono le stesse che colpiscono persone che svolgono attività del tutto legittime secondo il Diritto Internazionale e che in Egitto hanno raggiunto in questi anni migliaia di attivisti, giornalisti, ricercatori, avvocati, esponenti di organizzazioni per i Diritti umani, comuni cittadini che hanno preso una “qualche iniziativa” non gradita al Governo.
Il fermo è stato poi trasformato in arresto e via via prorogato, senza che sia ancora stata fissata una scadenza per la detenzione. Patrick si trova quindi in uno stato di detenzione preventiva da oltre un anno.
Il 5 marzo successivo al fermo in aeroporto, Zaki è stato trasferito nella prigione di Tora, nei pressi della Capitale e per mesi gli è stata negata ogni visita esterna, compresa quella dei familiari e del proprio avvocato.
Attualmente, Zaki è in condizioni di grande sofferenza: l’asma di cui ha sempre sofferto, la solitudine, la consapevolezza di non aver commesso alcun reato hanno inciso sul suo stato d’animo e sul suo fisico in maniera decisa.
La società civile, le università e le istituzioni si sono schierate fin da subito per chiedere la liberazione di Zaki e per il diritto di ricevere visite e di essere assistito dal punto di vista sanitario e legale.
Rilevato altresì che:
- la situazione dei Diritti umani in Egitto ha subito negli ultimi anni un significativo peggioramento: i rapporti di Amnesty International e altre autorevoli ONG documentano un frequente ricorso alle detenzioni arbitrarie, ai maltrattamenti e alle torture, alle sparizioni forzate, ai processi irregolari e ad agghiaccianti condizioni di prigionia;
- le autorità egiziane hanno normalizzato le violazioni dei Diritti umani attraverso una serie di norme che servono a “legalizzare” la crescente repressione della libertà di espressione, di associazione e di manifestazione pacifica, usando talvolta la scusa della lotta al terrorismo, altre l’esigenza di scongiurare un colpo di stato;
con il presente ODG,
il Consiglio Comunale di San Sperate impegna il Sindaco e la Giunta:
- ad attivarsi presso il Governo affinché vengano messe in campo tutte le azioni possibili in sede bilaterale e multilaterale aLlo scopo di ottenere la liberazione del giovane Patrick George Zaki nel più breve tempo possibile;
- ad adottare iniziative locali affinché il caso diventi di pubblica conoscenza, quali – ad esempio – l’esposizione di “sagome cartonate”, manifesti, cartelloni, striscioni, codici QR che richiamino a petizioni on line finalizzate alla liberazione dello studente, compatibilmente con le possibilità economiche e le misure pandemiche proprie dell’Amministrazione;
- a concedere – infine – la Cittadinanza del Comune di San Sperate a Patrick George Zaki.
San Sperate 23 maggio 2021
Comunità Attiva
Stefania Spiga
Amalia Schirru
Maurizio Cordeddu
Alberto Mossa
Giovanni Baldus
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