Precisazioni Baldus su piano del traffico


Premetto che non è mia abitudine essere prolisso (sopratutto sui social), ma essendo coinvolto in prima persona nella dichiarazione riportata ieri su L'Unione Sarda, mi sento di argomentare meglio ed in maniera altrettanto pubblica il contenuto...

A seguito della pubblicazione dell’articolo apparso sull’Unione Sarda, per il quale mi è stata chiesta una dichiarazione, ho necessità di fare chiarezza in primis a nome mio, e poi a nome del gruppo di minoranza riguardo il “Piano del Traffico” che verrà messo in essere entro la fine del mese di Maggio 2021.
L’articolo, in perfetto stile giornalistico riporta un titolo ad effetto che stimola curiosità nel lettore disinteressato, ma suscita invece dubbi ai lavoratori del settore autotrasporti nonché ai residenti delle zone direttamente interessate dalla decisione. Il titolo in questione ed il paragrafo che mi vede interlocutore, solo in parte rendono giustizia alle argomentazioni che da anni vengono portate avanti dal gruppo di minoranza al quale appartengo riguardo la spinosa questione della viabilità nel nostro paese, ma che non si evincono nelle poche righe dedicate.
L’incontro svolto con gli allora Assessori alla Viabilità Madeddu ed al Bilancio Cinus, più il collega della minoranza Cordeddu, ha avuto come oggetto una raccolta di input da parte nostra su quella che era una bozza di modifiche all’assetto dei sensi unici delle zone più disagiate, perfettamente elencate nell’articolo. Alcuni nostri suggerimenti sono stati discussi e recepiti (in particolare nella zona di Via San Sebastiano/Eleonora d’Arborea/Sant’Elena), su altre si è preso atto della bontà della modifica, su altre invece abbiamo manifestato dubbi importanti, in particolare sulla possibilità di deviare completamente il traffico pesante sul percorso Via Gutturu su Conti/Argine/Risorgimento, ed ecco che proprio sul titolo roboante dell’articolo sono costretto a puntualizzare.
Prima di prendere quella che sarà una decisione coraggiosa (cit. articolo), il giorno abbiamo espresso la necessità di anteporre al coraggio qualche dato oggettivo per valutare disagi-benefici introdotti.
Alcuni punti di interesse portati alla luce sono stati:
- Necessità di uno studio esterno sulla quantità e qualità del traffico lungo la SP4 per capire se nel nuovo percorso obbligato ci fossero delle criticità non valutate (ad esempio tenuta statica delle strade, percorribilità da parte di autotreni)
Si parla nell’articolo dell’esecuzione di studi generici, alcuni anche sull’inquinamento acustico. Mi viene da pensare che se questi abbiano avuto luogo nella via Cagliari. Sarebbe il caso di eseguirli o simulare gli effetti anche nel nuovo percorso? Altrimenti il rischio è di spostare il problema, ma in spazi estremamente più angusti
- Il trasporto pubblico subisce disagi? Sembrerebbe di sì, mi riferisco alle tratte in arrivo da Arbus/Villacidro ed alla fermata di p.zza Croce Santa estremamente più difficile da raggiungere. l’ARST è stata avvisata?
- Dati alla mano e valutati gli effetti possibili, qualora i benefici risultino superiori e si scelga quindi di agire:
o Necessità di un parcheggio di scambio per autotrasportatori residenti che non potranno più entrare in alcune zone del centro abitato con il loro mezzo, utile per rendere meno caotica la situazione parcheggi in molti rioni decisamente compromessa.
o Realizzazione di aree parcheggio nelle zone del centro storico (pressi cimitero e San Giovanni) per assecondare l’aumento esorbitante di autovetture, posteggiate in strade realizzate quando di abitanti erano un terzo degli attuali ed a transitare erano i carri a bestiame
Questi sono stati gli spunti dati nell’incontro, e ci tengo a ribadire che seppure l’incontro fosse informale ha permesso di argomentare i nostri punti di vista.
Da quella data sono passati però mesi, ed oggi alla luce della imminente messa in opera delle modifiche alla viabilità, come già più volte richiesto dal nostro gruppo, penso sia doveroso poter discutere l’argomento in sede di consiglio comunale vista la sua importanza.

Giovanni Baldus.

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